Il documentario racconta le vicende delle belle di San Berillo, il quartiere di Catania abitato da transessuali, prostitute e prostituti.
La regista Maria Arena attraverso la macchina da presa presenta un susseguirsi di persone che portano con sé tante storie e rivelano come la propria vita sia in trasformazione. Franchina, Meri, Alessia, Marcella sono solo alcune delle donne che portano con sé il peso e i segni di un’esistenza che definire difficile è riduttivo. Fra le strette vie del quartiere queste donne continuano a lavorare tra degrado e rovina, chiedendo solo che, un quartiere a luci rosse illegale, venga regolamentato attraverso norme e leggi.
Per alcune arriva l’opportunità di cambiare vita: le belle tra dubbi e diffidenza decidono di accettare l’offerta di un politico che propone loro di seguire un corso gratuito per badanti. Nel frattempo la vita scorre veloce tra feste religiose del quartiere, clienti affezionati, la famiglia, la solitudine e il rischio sempre maggiore di restare senza casa per la ‘riqualificazione’ del quartiere, con l’obbligo di spostarsi a lavorare lungo le superstrade che costeggiano la città.
Attraverso la vita, le scelte e la forza d’animo delle sue protagoniste Gesù è morto per i peccati degli altri vuole porsi come un’occasione di riflessione sul difficile rapporto tra prostituzione, diritti LGBT e fede religiosa, spingendoci a confrontarci con temi complessi e di non facile risposta.