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THE SOCIAL NETWORK
Martedì 227 Novembre 21.15 THE SOCIAL NETWORK ciclo It's my life
Mark Zuckerberg, il ragazzo che sarebbe diventato il più giovane miliardario della storia creando il social network più usato al mondo, nel 2004 era uno studente di Harvard brillante ma con poche doti sociali. Lasciato dalla ragazza, schifato dai club più elitari e con un complesso d’inferiorità malcelato nei riguardi degli atleti, crea in una notte un software che preleva tutte le foto delle studentesse messe online dalle università e le mette a disposizione di tutti in rete, lo scopo è votare le più belle. L’applicazione fa il giro dei computer di tutta l’area e Zuckerberg viene multato per aver violato i sistemi di sicurezza. A quel punto però il suo nome è sulla bocca di tutti per l’impresa compiuta e due atleti appartenenti al club più importante del college lo contattano per chiedergli di realizzare la loro idea. Non solo Zuckerberg non lo farà ma prenderà i loro spunti per migliorarli e allargarli dando vita all’odierno Facebook. Da quel momento la battaglia legale per vedere riconosciuta la paternità di quella che dopo soli pochi mesi era già evidentemente una macchina da soldi non ha tregua.

David Fincher è da sempre innamorato dei percorsi narrativi che consentono la ricostruzione di qualcosa (siano una serie di omicidi, sia la struttura di un libro, sia un fatto di cronaca) e per la storia della nascita di Facebook idea un racconto intrecciato tra dibattimenti, patteggiamenti e fatti reali mostrati in flashback. L’idea più chiara di David Fincher è che Mark Zuckerberg, l’uomo che ha dato alla parola "amico" un altro significato, più allargato e lieve, alla fine della sua ascesa economica e sociale è solo. Chi ha ideato il network della socialità per eccellenza è una persona socialmente inabile, anche per i bassi standard dei nerd accademici, e una delle spinte più forti nella sua corsa non è stato tanto il desiderio di arrivare, quanto la frustrazione sociale. The Social Network è il primo film a riportare senza clamore o sottolineature arroganti un dato di fatto della modernità, ovvero che la vita in rete (ciò che si fa, si legge e che accade online) per una certa fetta dell’umanità ha la medesima importanza della vita reale. Senza voler criticare quel mondo, Fincher guarda con moltissima empatia il suo protagonista, non gli risparmia stoccate ma sembra concedergli il massimo della benevolenza e della comprensione, anche nei momenti più duri.

Regia: David Fincher
Cast Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Justin Timberlake, Armie Hammer, Max Minghella.